Firmare documenti in remoto è un’abitudine sempre più diffusa, ma non tanti sanno che spesso le modalità adottate da molti non sono valide. Le firme scannerizzate o quelle su contratti fotografati da cellulare, non hanno infatti valore legale. Ai documenti cartacei c’è però un’alternativa: la firma elettronica, uno strumento con valore legale e giuridico garantito e riconosciuto dalle autorità europee, che consente di risparmiare tempo e ridurre lo spreco di carta.
Ma quante persone effettivamente la utilizzano e in quali settori c’è maggiore prospettiva di crescita? Per rispondere a queste domande Yousign ha commissionato a Ipsos una survey anche con l’obiettivo di comparare abitudini e percezioni delle tre principali nazioni europee in cui è diffusa: Italia, Francia e Germania. Da questa ricerca emerge che Il 90% degli italiani vorrebbe sostituire la carta con il digitale, rispetto al 73% dei francesi e all’82% dei tedeschi. Guardando però alla diffusione della firma elettronica, il primato per percentuale di utilizzo spetta alla Francia con l’87%, seguita da Italia (75%) e Germania (61%).
Per quanto riguarda il contesto di utilizzo, in tutte le nazioni è usata soprattutto per gestire attività amministrative di routine, mentre al secondo posto in Italia (34%) e Francia (40%) ci sono le assicurazioni e in Germania la firma online di procure (34%). Utili anche per acquisti e affitti di case e auto: in particolare la Francia è dove viene maggiormente per gli immobili (16%), mentre l’Italia è al primo posto tra le nazioni che la usano per firmare in pdf contratti legati ai veicoli (9%).
I motivi per cui è utilizzata maggiormente in tutte e tre le nazioni sono: la possibilità di firmare ovunque, la maggiore rapidità e anche l’impatto positivo sull’ambiente dovuto al risparmio di carta. L’Italia è invece la nazione per cui è più importante la sicurezza: il 29% degli italiani crede infatti che la firma elettronica consenta un’autenticazione più sicura, mentre il 21% crede che garantisca una maggiore protezione dei dati rispetto alla carta.
Infine Francesi, Tedeschi e Italiani credono che sia prioritaria la diffusione della firma elettronica per i documenti legati alla pubblica amministrazione. Gli Italiani sono anche molto interessati alla diffusione del suo utilizzo nel mondo del banking e della finanza (51%), seguiti dai Francesi (43%), mentre sono più freddi su questo aspetto i tedeschi. Nel settore sanitario vorrebbero vederla diffusa gli Italiani (47%) e i tedeschi (45%), mentre sono più scettici i francesi (31%).
Metodologia
La ricerca basata su survey è stata condotta da Ipsos per Yousign su un campione di 3.000 intervistati su tre nazioni (1.000 italiani, 1.000 francesi e 1.000 tedeschi).
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